CRIF o CRED? alternativa cred-ibile
Si è appena concluso la nostra conferenza inserita nel mese dell’educazione finanziaria #OttobreEdufin2020 (Mef). Un convengo che come previsto nei tempi del covid, si è svolto online e ha visto la partecipazioni di rappresentati della società civile. Una iniziativa che abbiamo fortemente voluto e, dalla quale è emersa una proposta alternativa: trasformare il prestito in credito, E dal sud, Finetica Onlus ci ha annunciato di essere pronta ad aiutare il nord con un finanziamento.
In sostanza il progetto prevede la costituzione paritetica di un fondo di garanzia per il micro credito sociale a supporto delle persone e famiglia in crisi occupazionale causa covid 19. Avrà come indicatore di solvibilità (fiducia-tutoraggio morale) il nuovo strumento denominato Cred, Credito contro debito, e recupero e inclusione di tutti gli espulsi dal sistema bancario per colpa dello strumento vessatorio e iniquo del Crif. Ricordando le parole di Robert Kennedy: il Pil (prodotto interno lordo) registra le capacità produttive della nazione, ma non può misurare le capacità, l’orgoglio di appartenenza e l’ingegno e la voglia di riscatto dei cittadini qualunque.
Il CRED ne certificherà l’applicazione di tutti quei pilastri morali che compongono e formano il tessuto sociale fondamento di una comunità.
Gianni Ferretti, sindaco di Rozzano ha introdotto a settembre 2019 la gratuita della mensa scolastica per gli alunni delle scuole materne, elementari e medie residente sul Comune di Rozzano: “Siamo gli unici amministratori pubblici a livello nazionale che hanno deciso la gratuità di questo servizio solo per le famiglie residenti per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado in regola con i pagamenti con Ama Rozzano, la nostra società partecipata, e con il Comune. Le famiglie morose potranno accedere alla gratuità del servizio dopo aver sottoscritto il piano di rientro. Auspico che queste scelte favoriscano anche il meccanismo di sanare debiti pregressi“.
Per Francesco Belluscio, Presidente Libas Consumatori è arrivato la necessità di proporre un’alternativa al CRIF: “La volontà e la progettualità di costruire uno strumento o indicatore alternativo e pro-positivo che intercetti e cristallizzi la rappresentazione di cittadinanza, ovvero il Credito come principio e pilastro delle comunità locali come Municipi e Città. Lo strumento è indicatore chiamato CRED acronimo di credito Regolarmente Erogato di Diritto, indicatore di inclusione cittadina, una vera forma di tutoraggio morale e senza garanzie. Esistono in ogni comunità le risorse morali e materiali per sorreggere la nascita, che debba avere una relazione morali con il risparmio gestito dal settore bancario. Dove c’è raccolta di risparmio ci dev’essere una correlazione reale ed equa e solidale di credito veloce e “senza rivalsa” come naturale compensazione. L’erogazione deve essere avvallata dai precettori morali del territorio; associazioni, Parroco, Carabinieri, insomma quell’autorità civile che somministra e regola il percorso di cittadinanza.”
Lo sostiene anche l’Alessandro Nostro, avvocato fiscalista del foro di Palmi, il sistema va cambiato o modificato: “C’è la necessità di superare la Crif come strumento di accesso al credito, la Crif corrisponde a un rating di solvibilità che doveva mettere in rilievo gli aspetti positivi del soggetto meritevole attualmente non è così, la fallacità delle indagini finanziarie attraverso la Crif è dovuta alla mancanza di comunicazione sui prestiti estinti e le tempistiche di cancellazione automatica della Crif sono lunghe possono arrivare a 36 mesi. Troppo potere in mano ad una società privata.”
L’indebitamento medio delle famiglie italiane è raddoppiato in 20 anni passato dai 13mila euro del 1998 ai 27mila euro del 2018, aumenta il rischio sovraindebitamento, la crisi economica innescata dal Covid-19 non aiuta ad invertire la ruota. C’è anche un altro fattore da tenere in considerazione, l’errata valutazione delle proprie possibilità di rientro, determinata appunto da una scarsa cultura finanziaria.
“Negli anni sono stati condotti numerosi studi sperimentali che hanno sottolineato come l’uomo, nella gestione economica, sia fortemente influenzato da più variabili, tra cui le esperienze passate, i convincimenti ma anche l’attitudine familiare che ha appreso durante la sua crescita. Stiamo vivendo un momento storico di incertezza economica ed è facile avvertire paura per il futuro e ansia. In questa situazione di limbo e incertezza si possono collocare le insidie peggiori: dove noi perdiamo lucidità rischiamo di prendere decisioni basate sull’impulso, scelte che a volte si rivelano avventate e sbagliate. E’ uno scenario complesso e diventa fondamentale sostenere i cittadini con interventi mirati volti ad aiutare le persone in difficoltà, ma anche a riconoscere la propria attitudine alla gestione finanziaria per andare a scardinare certi comportamenti sbagliati e creare valore con nuove prospettive.” commenta la Dott.ssa Simona Capurso, psicologa.
Nel suo intervento il giornalista e scrittore Emilio D’Andrea, oltre a plaudire alla bontà e alla lungimiranza della proposta della Libas/Consumatori per un Credito più equo e solidale in favore di cittadini, famiglie e piccole imprese, ha ribadito che oggi più che mai sono necessari ed improcrastinabili strumenti finanziari agili e ad azione locale che possano, da una compensare gli alti costi e le rigide e onerose restrizioni imposte dalle attuali e complesse norme sul credito, e dall’altra contrastare la sempre più letale escalation delle bande criminali dedite a strozzinaggio ed usura. In un ultimo, il giornalista lucano, ha anche auspicato una sollecita inversione di tendenza circa l’alto e proibitivo costo del denaro al sud rispetto ad altre regioni d’Italia.
In questo contesto s’inserisce l’azione della Finetica Onlus presidiata dal Dott. Nello Tuorto in meridione. “Promuoviamo da anni la cultura della finanza etica e solidale come pratica di giustizia economica e sociale, perché si affermi e si potenzi una gestione del risparmio e del credito che rimetta la comunità, il bene comune, le persone e i rapporti sociali al centro dell’economia, dando al denaro un ruolo di strumento e non di fine. In questo periodo di crisi economica dovuta al Covid-19 c’è la necessità di sostenere le persone e le famiglie con dei piccoli prestiti affinché non siano vittime di usura, credito concesso senza “garanzia reale” ma con una “garanzia morale” rilasciata dall’autorità religiosa o civile, dal responsabile locale o organizzazione non lucrative.” Un modello da trasportare a Nord a tal punto che la stessa Finetica Onlus ci è proposta di affiancarci per creare un fondo di garanzia a sostegno delle famiglie duramente colpite dalla crisi economica sul nostro territorio.
Un progetto che dovrà vedere il coinvolgimento delle amministrazioni comunali, che conoscono il territorio e potranno essere garanti dei cittadini. Porgeremo la proposta direttamente al sindaco di Rozzano Gianni Ferretti.